BIOGRAFIA

Nelle opere di Gilberto Piccinini è evidente la ricerca del movimento e la rappresentazione della luce, il tutto bene focalizzato. La linea dell’infinito, sia a fondo pagina sia posta centralmente è espressa con precisione, in questo modo la visione ottica è perfetta. La pennellata è decisa e forte. Le opere sono in maggioranza monocrome, il colore è il blu in tutte le sue sfumature dal celeste al cobalto, per arrivare al blu notte. E’ il colore dell’infinito, della purezza e dell’immaterialità. Come per magia, fuori dalla dimensione dello spazio, da la sensazione di un’assenza di limiti quasi a privilegiare l’aspetto mentale e spirituale della creazione artistica. Ci ricorda il mare, il cielo e gli aspetti più astratti di una natura comprensibile e visibile.
Nelle marine e nei cieli – questi sono in prevalenza i temi dell’artista – si riscontra un naturalismo lucido, sintetico e metafisico. La forza artistica che ne traspare è sottolineata dalla ricerca delle luci e delle ombre e l’impatto visivo si sposta nell’ambito percettivo degli stati d’animo, mentre la rappresentazione del movimento è data alle linee rapide che si accavallano e si rincorrono. Lo spettacolo della natura e il suo perpetuarsi nel tempo è anche forza simbolica che l’artista col suo “realismo magico” magistralmente interpreta.